Marie Jean spesso ha lo sguardo cupo e troppo serio per i suoi sei anni. Non ci sono tanti perché: non ha né mamma né papà. Li muove veloce i suoi occhi neri, scappa dagli sguardi degli altri. Poi ho pensato “è una bambina, cosa serve ad una bambina?” Qualcuno che si interessi di lei.
Quando oggi Marie Jean è arrivata al Centro per il pasto ho tenuto stretta la sua mano, allungata per dire <Bon jour> e le ho chiesto <Ca va?> e <Et l’ecole?>. Non ho dovuto aggiungere altro: Marie Jean ha scosso la testa e si è fatta spazio di fianco a me. È stata appoggiata alla mia spalla mentre arrivavano tutti gli altri bambini. Ha anche accennato ad un sorriso di risposta ad una carezza prima di andare a mangiare.
Ci voleva una piccola invisibile attenzione.
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